Ogni occhiale Lambraa rappresenta un luogo e una storia

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Lambraa

Lambrate (Lambraa in dialetto milanese) è un quartiere di Milano. Fino al 1923 era un comune autonomo.

l nome di Lambrate deriva dal fiume sul quale il vicus si trovava, il Lambro, cioè  “limpido”.
Il territorio fu conquistato nel 222 a.C. dai romani, in seguito ad un aspro assedio di Mediolanum.

La conquista fu contrastata dalla discesa di Annibale al quale la popolazione locale si alleò. Fu solo nei primi anni del II secolo a.C. che gli Insubri e i Boi si assoggettarono alla dominazione romana.

Le strade che segnavano i confini del territorio lambratese erano due, la Milano-Bergamo, a nord e la Milano-Brescia, a sud.

È con molta probabilità, inoltre, che Lambrate fosse porto fluviale per la vicina e più potente Mediolanum.

 

Viale Rimembranze - Lambrate

Gli insediamenti romani

La conferma dell’esistenza di un insediamento romano si ottenne durante gli scavi del 1905, per una costruzione residenziale, quando si trovò un bronzo augusteo e un sarcofago di marmo, risalente al IV secolo, oggi esposto al museo del Castello Sforzesco. Forse, primo luogo di culto per i cristiani fu quella stessa cappelletta che ancora oggi si può visitare al centro del quartiere, rimasta intatta nonostante i bombardamenti delle due guerre mondiali.

Devo Lambraa

Sviluppi

Sviluppi

Con la distruzione del 1162 di Milano per opera di Federico Barbarossa, Lambrate venne elevata al rango di “borgo imperiale”, e qui vennero accolti i milanesi in esilio.
Con la dominazione spagnola, nel XVI secolo, viene costruita la prima industria bellica, la “Polveriera”, che segnò la storia e la fortuna lambratese. Nel corso del Seicento, la località “dosso”, nei pressi del Lambro, divenne luogo di villeggiatura aristocratica, con la costruzione di ville di delizia, Villa Folli, Villa Busca Serbelloni, Villa “delle Rose” scomparsa.
Nel 1923 il comune di Lambrate, ormai rientrante nell’orbita della metropoli, venne soppresso e aggregato al comune di Milano insieme ad altri dieci comuni.

La Cappelletta miracolosa
di Conte Rosso

Nel 1944, durante un’incursione degli alleati, una bomba sfondò il tetto e si fermò senza esplodere sopra l’altare della piccola Cappelletta che ancora oggi sorge al termine della via. Luogo di culto cristiano sorta, si dice, sopra un precedente luogo pagano, fu anche uno dei punti in cui si radunarono i milanesi scacciati dalla loro città dal Barbarossa.
I vecchi lambratesi usavano l’espressione “andare in piazza” per indicare il passeggio o lo “shopping” in via Conte Rosso. In assenza di una “piazza” storica la via ha assunto nel tempo, con il dovuto senso delle proporzioni, i connotati delle “Ramblas” di Barcellona.
Luogo privilegiato di incontro di tutto il rione, ricchissimo com’era di osterie, negozi, sedi sindacali e di partito, ecc.

CONTE ROSSO (con ombra)

La Ferrovia

Nel 1864 si inaugurò il primo tratto della ferrovia Milano-Brescia, la cosiddetta ferrovia "fernandea", in onore dell'imperatore Ferdinando I d'Austria, e che tagliava in due il comune di Lambrate all'altezza delle frazioni di Cavriano e Ortica.
Vicino alla chiesa dei santi Faustino e Giovita, sorse nel 1906 la prima stazione di Lambrate, poi dismessa nel 1931, che ancora oggi si può vedere nei pressi del cavalcavia Buccari.
Il demanio fascista, nel 1926, espropriò grandi aree di terreni agricoli, per realizzare lo smistamento, lo scalo merci e la stazione ferroviaria di piazza Bottini, sede dell'attuale stazione. Sul prosieguo della linea per Venezia, dopo il quartiere Ortica venne poi realizzato lo Scalo di Milano Smistamento, uno dei più importanti d'Italia, dotato anche di un grande deposito di locomotive e di officina ferroviaria.

stazione-lambrate